Come avviene il ritiro di materiale di scarto

Scritta il 20/12/2021

Come avviene il ritiro di materiale di scarto

Al fine di preservare il territorio e ridurre l’impatto delle organizzazioni sull’ambiente, è necessario controllare la produzione di rifiuti e procedere con il ritiro e il trattamento dei materiali di scarto. Esistono realtà specializzate che si occupano di raccogliere, riciclare e commercializzare tali elementi non pericolosi. Scopriamo, dunque, come avviene il ritiro di materiale di scarto.

Come si differenziano i materiali di scarto 

Definiamo materiali di scarto tutti quei prodotti che non vengono utilizzati per costituire il prodotto finale. La raccolta, il ritiro e il recupero di questi risulta un passaggio di fondamentale importanza al fine di non gravare sull’ambiente circostante. Raccogliere e riutilizzare i materiali riciclabili contribuisce, infatti, a ridurre l’inquinamento e rispettare così l’ecosistema.

La procedura di ritiro di rifiuti non pericolosi si differenzia sulla base della tipologia di prodotto interessato. Tale processo è controllato da aziende specializzate che si occupano, successivamente, di ridistribuire i composti recuperati sul mercato. l procedimenti prevedono l’utilizzo di specifici mezzi meccanici tra i quali carrelli elevatori e cesoie. Quest’ultime sono degli utensili costituiti da due grosse lame, utili a tagliare lastre e lamiere. È possibile suddividere i rifiuti sottoposti a trattamento in quattro macrocategorie:

rifiuti costituiti da cavi: questi vengono sottoposti a tranciatura manuale. Successivamente, utilizzando forbici o taglierini, si procede con la separazione delle frazioni di rame e alluminio dei cavi;

rifiuti costituiti da rottami ferrosi e non ferrosi: il trattamento tramite operazioni di cernita manuale o meccanica;

rifiuti costituiti da apparecchiature fuori uso e componenti non RAEE;

rifiuti identificati dal codice CER 150106.

Negli ultimi due casi si procede con la separazione delle componenti metalliche, che vengono successivamente trattate e modificate tramite l’utilizzo di cesoie manuali o meccaniche.

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Come avviene il ritiro del materiale di scarto 

Ritirare e riutilizzare il materiale di scarto è fondamentale per preservare l’ambiente e ridurre l’impatto aziendale sul territorio. La crescente attenzione nei confronti di queste tematiche ha reso necessaria la nascita di realtà specializzate nella raccolta, gestione e trattamento dei rifiuti non pericolosi. Il compito di tali aziende parte dall’implementazione di fasi di verifica, al fine di selezionare i prodotti idonei all’ingresso in organizzazione. Non tutti i materiali, infatti, possono essere sottoposti a procedure di ritiro e reinserimento sul mercato.

La verifica analitica della non pericolosità, il controllo del codice del materiale abrasivo di scarto e le fasi di cernita o selezione del materiale sono tra le più importanti di tutto il processo. Dopo aver verificato l’adeguatezza a specifiche norme, tramite il controllo radiometrico, si procede con lo stoccaggio - la conservazione delle merci in deposito per un breve periodo - e con i trattamenti specifici. Sulla base della tipologia di materiale si differenziano i metodi di lavorazione. La fase finale consiste nella commercializzazione e ri-distribuzione dei materiali di scarto trattati.

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Scritta il 20/12/2021